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Comunità energetiche e la produzione di energia da fonti rinnovabili

 

Comunità energetiche come lavoro di squadra a favore dell’autoconsumo

L’espressione “Comunità energetiche” è apparsa con maggior frequenza sulle pagine dei nostri giornali agli inizi di marzo in seguito alla proposta che il MASE (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) ha inviato all’Unione Europea per incentivare la diffusione di forme di autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

In attesa di conferma da parte di Bruxelles, ci sembra opportuno spiegare meglio che cosa si intende per “Comunità energetiche”.

Una “Comunità Energetica” non è altro che un insieme di cittadini, aziende, attività commerciali o pubbliche amministrazioni che, al fine di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dall’Unione Europea per il 2030, si uniscono e autoproducono energia elettrica da fonti rinnovabili, condividendo impianti ed infrastrutture.

Chi può farne parte?

Perché si possa parlare di “Comunità Energetica” è necessaria la presenza di una cabina elettrica primaria a cui i soggetti aderenti e presenti nella stessa area geografica devono allacciarsi. Possono costituire una “Comunità Energetica” cittadini privati, associazioni, cooperative, piccole e medie imprese, enti locali ed enti religiosi.

Esiste addirittura una mappa interattiva d’Italia in cui gli interessati, digitando il proprio indirizzo, possono scoprire dove allacciarsi e, di conseguenza, insieme a chi all’interno della stessa area geografica, possono consociarsi per creare una “Comunità Energetica”. La cartina in questione, tuttavia, presenta ancora alcuni nodi da sbrogliare in termini di confini e gestione territoriale, ma rappresenta senza dubbio un ottimo passo in avanti per far decollare anche nel nostro Paese questo tipo di realtà già presente in altri stati europei.

Perché crearne una?

Le “Comunità Energetiche” nascono con l’intento di raggiungere obiettivi precisi di natura ambientale (ridurre l’utilizzo di combustibili fossili, le emissioni di CO2 e l’impatto che ciascuno di noi ha sul Pianeta), sociale (favorire la condivisione di risorse, riducendo anche la povertà energetica) ed economica (ridurre i costi in bolletta).

Alla base di queste realtà vi è l’idea, tipicamente europea e volta alla diffusione delle fonti rinnovabili, di trasformare i consumatori da soggetti passivi a soggetti attivi, produttori ed autoconsumatori.

Rivolgiti a Bosi srl per saperne di più sulle “Comunità Energetiche”

Se ti interessano l’uso intelligente dell’energia ed il conseguimento di un autoconsumo collettivo, contattaci o chiamaci allo 0376 54195.

Capiremo insieme come creare una “Comunità Energetica” o come entrare a far parte di una realtà già esistente e a te vicina.

Dai un’occhiata anche agli altri nostri articoli blog (link alla sezione) per saperne di più sul mondo del fotovoltaico e non solo.

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