Nuove opportunità per l’energia solare in Italia
L’Italia è, senza dubbio, il Paese del sole! Grazie alla sua posizione, infatti, gode di un elevato valore di irraggiamento solare ogni anno. Ciononostante, sebbene il Belpaese abbia tutte le carte in regola per puntare sul solare, i ritardi accumulati nella transizione energetica rendono più che mai necessario recuperare il tempo perduto.
Il primo barlume di speranza sembra provenire dalla regione Emilia Romagna. Schiacciando l’acceleratore in questo ambito, infatti, la Regione ha deciso di dare impulso alla produzione di energia rinnovabile puntando alla transizione ecologica. Tra le prime in Italia, la Giunta Regionale ha recentemente approvato le linee guida necessarie a semplificare l’iter di installazione di impianti solari (fotovoltaici galleggianti e agrivoltaici) fino a 20 megawatt in cave dismesse “riutilizzate” come bacino idrico o restituite all’uso agricolo.
Fotovoltaico galleggiante e agrivoltaico: passi da gigante per la Regione Emilia-Romagna
Ponendo le basi per la costruzione dell’impianto galleggiante più grande d’Europa (si troverà nel bacino di Bubano nel comune di Mordano -Bologna- e avrà una potenza di 4,6 MW), la Regione Emilia-Romagna lascia, quindi, spazio a fotovoltaico galleggiante e agrivoltaico.
Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta!
- Fotovoltaico galleggiante: si tratta di un impianto fotovoltaico posizionato direttamente sull’acqua. Secondo le indicazioni della Regione, la superficie dell’impianto non dovrà coprire più del 50% dello specchio d’acqua coinvolto. Il livello minimo necessario per l’installazione del fotovoltaico, inoltre, dovrà essere di 3 metri. Infine, i pannelli dovranno occupare solo la parte centrale del bacino per non ostacolare la nidificazione e lo svezzamento dei volatili lungo le rive.
- Agrivoltaico: si tratta di un impianto installato nelle aree restituite ad uso agricolo. Attraverso l’ombreggiamento generato dai moduli fotovoltaici, si riduce lo stress termico sulle colture e si favorisce l’aumento della resa agricola, sottolineando quanto possa essere virtuosa la combinazione tra fotovoltaico e agricoltura. La Regione prevede il montaggio verticale di moduli anche bifacciali o elevati da terra, dotati di inseguitori solari. La struttura portante dell’impianto deve comunque permettere il passaggio dei mezzi agricoli per la coltivazione.
Seguire gli esempi virtuosi può essere la soluzione vincente
Come detto inizialmente, l’uso delle fonti rinnovabili in Italia sta ancora vivendo una fase di grande incertezza. I costi, infatti, sono elevati, i vincoli di carattere ambientale e catastale sembrano spesso insormontabili e gli iter burocratici infiniti e complessi. La famosa transizione energetica sarà possibile solo nel momento in cui si diffonderanno maggiormente queste fonti di energia alternative e in cui si presterà maggiore attenzione a possibilità installative, ad oggi poco sfruttate, come quelle promosse dalla Regione Emilia-Romagna.
Qualcosa evidentemente, però, si sta muovendo e noi di Bosi srl siamo pronti a cavalcare insieme a voi quest’onda green con i nostri impianti fotovoltaici ad alto rendimento, certificati e garantiti per 25 anni. Se vuoi approfittare dei vantaggi delle fonti rinnovabili e pulite, contattaci o chiamaci allo 0376 54195. Ti risponderemo il prima possibile!